ANNATA 2018: UN’ANNATA UMIDA MA EQUILIBRATA - Montaribaldi - Azienda agricola a Barbaresco

ANNATA 2018: UN’ANNATA UMIDA MA EQUILIBRATA

Annata di stampo tradizionale caratterizzata da un decorso meteorologico simile alle annate più “fresche” di questi ultimi 5 anni.  

 
Fig. 1: Somma termica (Fonte: R.A.M. Regione Piemonte, capannina Barbaresco)

Il dato di somma termica (fig. 1) è utilizzato per rappresentare la quantità totale di energia a disposizione della vite durante il periodo vegetativo (somma delle temperature superiori a 10 °C nel periodo aprile-ottobre). Il dato è di 1987 gradi giorno, valore che si avvicina alle annate 2013-2014 e 2016.

 
Fig. 2: temperature medie mensili (Fonte: R.A.M. Regione Piemonte, capannina Barbaresco)

A giustificare questo ribasso del valore di somma termica vi sono i dati delle temperature che quantificano una sensibile ma costante riduzione termica. Dal grafico delle temperature medie mensili osserviamo una diminuzione di 1- 1,5 °C nei mesi di febbraio e marzo rispetto alla media dal 2011 al 2017. Questa diminuzione si presenta più accentuata nella stagione estiva dove si registrano -2 °C nel mese di giugno e 1°C a luglio e agosto.

 
Fig. 3: temperature medie massime (Fonte: R.A.M. Regione Piemonte, capannina Barbaresco)

Ancora più significativo è il grafico della media delle temperature massime dove si può osservare un andamento costante di 1 grado inferiore alla media, con picchi di -2,5 °C nei mesi di marzo, giugno luglio e agosto. Per quanto riguarda la piovosità, l’annata 2018 ha registrato una quantità di 1062,5 mm di pioggia contro la media di 700 mm degli ultimi anni. Come si può notare in grafico (fig.4) e in tabella (fig.5) in 10 mesi su 12 c’è stato un incremento di piovosità, esclusivamente i mesi di giugno e dicembre (mesi normalmente poco significativi per l’apporto idrico) hanno avuto un sensibile calo rispetto alla media.

Fig. 4: Piovosità annua (Fonte: R.A.M. Regione Piemonte, capannina Barbaresco)

Fig. 5: confronto incrementi piovosità 

 Dal punto di vista fenologico l’andamento meteorologico ha determinato una ripresa vegetativa lenta e graduale che si è completata per tutte le varietà entro la fine di marzo. L’accrescimento dei germogli è avvenuto in modo graduale, la fioritura è stata favorita da una finestra di bel tempo nella prima decade di giugno. L’allegagione e la maturazione dei frutti sono state favorite da una maggiore stabilità metereologica.

Le frequenti e abbondanti piogge dei mesi primaverili hanno portato una considerevole pressione infettiva delle malattie fungine in particolar modo la Peronospora (Plasmopora viticola). L’oidio (Oidium tuckeri) ha colpito con maggiore intensità tardivamente nel mese di luglio.

La raccolta è iniziata nella prima decade di settembre con le varietà a bacca bianca Chardonnay e Moscato; la prima varietà a bacca nera, il Dolcetto è giunto a maturità nella seconda decade sovrapponendosi all’Arneis. Le varietà a maturità tardiva (Barbera e Nebbiolo) sono arrivate a maturazione tardivamente e quasi simultaneamente nel mese di ottobre.

Le prime impressioni in cantina sono di un’annata molto fresca, profumata, complessa e caratterizzata da un palato molto elegante.  

Roberto Prandi e Sergio Belmonte

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