CAMPAGNA FINANZIATA AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE N. 1308/13
CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO (EC) REG. N. 1308/13
L’annata ha avuto un decorso più “fresco” rispetto al trend manifestato in questi ultimi anni.
Il dato di somma termica (fig. 1) è utilizzato per rappresentare la quantità totale di energia a disposizione della vite durante il periodo vegetativo (somma delle temperature superiori a 10 °C nel periodo aprile-ottobre). Il dato è di 1732 gradi giorno, valore che si avvicina alle annate 2009-2010.
A giustificare questo ribasso del valore di somma termica vi sono i dati delle temperature medie mensili che quantificano una costante riduzione termica durante tutto il ciclo vegetativo della pianta. Dal grafico delle temperature medie mensili osserviamo una diminuzione di 2,37°C nel mese di aprile e 3,94°C a maggio rispetto alla media dal 2011 al 2018. Questa diminuzione si presenta nuovamente più accentuata nella stagione estiva dove si registrano -1,4 e -1,76 °C nei mesi di luglio e agosto.
Per quanto riguarda la piovosità, l’annata 2019 ha registrato una quantità di 982,8 mm di pioggia contro la media di 750,84 mm degli ultimi anni. Importante notare che durante il ciclo vegetativo della vite abbiamo avuto un decorso piuttosto asciutto. Il mese di luglio fa registrare una quantità di pioggia pari a 153 mm di pioggia di cui ben 134 mm concentrati in un evento piovoso tra il 14-15 luglio. I giorni di pioggia sono 5 su 31.
Anche novembre è mese piovoso, ben 309 mm contro 128 mm di media mensile, rispetto a luglio aumenta il numero di giorni di pioggia ben 26 giorni su 30.
Dal punto di vista fenologico l’andamento meteorologico ha determinato una ripresa vegetativa lenta e graduale a causa del protrarsi della stagione invernale fino a febbraio. L’accrescimento dei germogli è avvenuto allo stesso modo a rilento a causa delle temperature medie molto basse. La fioritura è stata favorita da una finestra di bel tempo nella prima decade di giugno. L’allegagione e la maturazione dei frutti sono state favorite da una maggiore stabilità metereologica.
Le frequenti e abbondanti piogge dei mesi primaverili hanno portato una considerevole pressione infettiva delle malattie fungine in particolar modo la Peronospora (Plasmopora viticola) che si è protratta fino al mese di agosto. Le abbondanti piogge di luglio hanno favorito il patogeno, determinando un insolito rigoglio vegetativo. Si sono rese necessarie ulteriori operazioni di pulizia della fascia grappolo. L’oidio (Oidium tuckeri) ha colpito con maggiore intensità tardivamente a fine luglio.
Da segnalare la grandinata del 5 settembre che inevitabilmente ha determinato delle lavorazioni ulteriori, fortunatamente l’azienda è stata colpita marginalmente colpendo alcuni vigneti sotto la collina di Madonna di Como, una parte di Treiso e Neviglie.
La raccolta è iniziata 14 settembre con le varietà a bacca bianca Chardonnay e Moscato; la prima varietà a bacca nera, il Dolcetto è giunto a maturità nella terza decade sovrapponendosi all’Arneis. Le varietà a maturità tardiva (Barbera e Nebbiolo) sono arrivate a maturazione tardivamente ma in momenti diversi agevolando il lavoro in cantina. La vendemmia del Nebbiolo è iniziata il 5 ottobre ed è terminata il 19 ottobre.
Un’ulteriore fonte di difficoltà è risultata la grande difformità di maturazione delle piante all’interno dello stesso appezzamento.
Per tutte le varietà abbiamo registrato un lieve calo produttivo (-10%). Maggiormente significativo il calo registrato nei vigneti colpiti da grandine.
Il 2019 è stata un’annata gentile, profumata, complessa e caratterizzata da un palato molto elegante.
Roberto Prandi e Sergio Belmonte